"calcio-moderno" e squadre B : la (ennesima) piaga

Il "calcio moderno"  può sembrare che abbia anche aspetti positivi. E' una illusione. Un albero cattivo non può produrre frutti buoni. Ed usando una stupida espressione, che va persino di moda, è "tutto il pacchetto" che non va bene.

E quello delle "squadre B" è solo uno dei tanti aspetti negativi ovvero frutti cattivi dello stesso albero cattivo che può produrre solo frutti cattivi. 



Quei coraggiosi Dirigenti (presidenti, imprenditori appassionati di calcio) che vogliono continuare a fare un calcio sano sono da ammirare ma li guardiamo con inevitabile compatimento ovvero guardiamo i loro sforzi ma comprendiamo quanto siano inutili e vani. Perchè, come detto, il male è alla radice. 

Con questo "calcio moderno" non si scende a patti: o ci si estranea totalmente oppure si prova a mandare chiari e netti segnali di dissenso. Costi quel che costi. Può essere - ed anzi: è assai probabile- che Lega e FIGC si indispongano e si incattiviscano ulteriormente. Ma pazienza: è il "prezzo da pagare" se si vuole provare a dire no a questo "calcio moderno". E poi sopravvive la speranza che si crei un circolo virtuoso: il buon esempio, spesso, trascina altri a comportarsi allo stesso modo ed infonde fiducia in chi è timoroso.

Presidenti che volete un calcio sano e pulito, lanciate chiari segnali. Le cose da fare e da dire sono tantissime. Potete scegliere qualsiasi strada. Ad esempio non prendere in rosa nessun calciatore che abbia un procuratore (mica è obbligatorio che si abbia un procuratore. Un tempo lo avevano solo i grossi campioni, ora ce l'ha pure il brocchetto 18enne). 

Ed ancora: ri-aprite i botteghini allo stadio, anche se vi costa. Le persone devono poter SCEGLIERE se andar a vedere una partita. E devono poterlo fare in qualsiasi momento, anche 5 minuti prima della partita.  Se possibile eliminate la prevendita oppure, se non volete rinunciare, non affidatevi ai circuiti del business: fatte una prevendita misurata, non eccessivamente costosa magari creando un team biglietteria che gestisca il tutto, inclusa la vendita allo stadio. Forse vi costerà un po' ma guadagnerete il plauso, la fiducia e l'apprezzamento dei tifosi che avranno a che fare con persone e non con macchine e schermi.

Ed infine - crediamo di farlo ogni volta- ricordate il bel messaggio del Piacenza che cercava di aver in squadra solo calciatori italiani! Fatelo, anche voi: è la cosa che la sulfurea élite globalista teme di più. 

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