VAR - Chi ha voluto la bicicletta adesso pedali!
L'episodio di sabato 11 novembre '23 che ha decisamente falsato la gara Lecce-Milan dimostra a tutti ed in maniera evidente ed inesorabile che la introduzione del VAR nel calcio è sta una scelta sbagliata.
Le parole, comprensibili del Presidente del Lecce (che è arrivato a definire "diabolico" il Var), giungono però dopo un episodio a sfavore che ha pesantemente danneggiato la sua squadra: i salentini di mister D'Aversa avevano compiuto una rimonta che avrebbe avuto dell'incredibile e sarebbe rimasta negli annali del calcio leccese. Invece resta un pari che lascia un comprensibile amaro in bocca.
Naturalmente è da ingenui attendersi un ripensamento della FIGC - che segue in toto le direttive UEfa a sua volta complice della potente Fifa. Non solo il VAR non verrà tolto (ed anzi, probabilmente verrà esteso anche alla Serie C) ma è già pronto il prossimo passo: la introduzione del tempo effettivo di gioco. Come il basket.
E' chiaro a tutti che così si stravolge il calcio.
Non aggiungiamo altro: al Presidente del Lecce, nell'esprimere massima comprensione e solidarietà, diciamo che nel momento in cui la sua Società - come TUTTE le altre società professionistiche- ha accettato più o meno prona i diktat della UEfa non può però lamentarsi: se si sposa il "calcio moderno" le conseguenze sono inevitabilmente queste.
La soluzione?
Semplice: basterebbe che UN Presidente di una sola Società dica apertis verbis il suo "non ci sto". E di fronte ad un probabilissimo ultimatum della Lega e Figc deve dire "allora noi non partecipiamo al Campionato, ci ritiriamo". Ecco, quello innescherebbe un circolo virtuoso.
E' l'unica strada che però, purtroppo, nessuna Società grande o piccola intraprenderà mai. Perchè, in fondo, questo schifo di calcio moderno sta bene a tutti.
Ed allora, chi è causa del suo mal pianga a se stesso: se uno vuole la bicicletta poi gli tocca pedalare. Tertium non datur.
Commenti
Posta un commento