Lettera del Presidente Quarta alla Città
Cari Brindisini,
Guardo a voi sia con il cuore di presidente sia con la mente di dirigente sportivo, e ripercorrendo questi ultimi mesi, il primo giorno di campionato non può che essere l’apice di un percorso spesso in salita. Insieme traguardo e ancor prima punto di partenza.
Sappiamo che lo Sport, quello vero, ha fascino per ciò che accade sul campo e per le emozioni che il campo regala prima ancora del risultato. Ecco perché questo, lo sappiamo tutti, è un anno speciale: una stagione di scoperte, di emozioni, di sogni, di speranze, ma anche di duro lavoro. Ripartiamo con la consapevolezza che la serie D è una categoria che “non ci appartiene”, ma è anche il miglior risultato cui si potesse aspirare e che ha il significato di un riconoscimento alla Città, alla sua storia, alla sua gente. Lo hanno meritato tutti i protagonisti che hanno interpretato con perseveranza il passaggio dal vecchio al nuovo, lo ha meritato un gruppo di appassionati che ha raccolto senza indugio una non facile eredità. Il merito, si sa, spesso conduce a nuove sfide, a nuove destinazioni, e il nostro comincia oggi. Ma non abbiamo paura perché non ci sentiamo soli.
In questo progetto ci siete anzitutto voi, c'è il cuore pulsante della nostra città e del suo territorio, di tutti coloro che, anche solo per un attimo o per sempre, si sentono legati al destino dei nostri colori. Per questo abbiamo voluto che la società portasse il nome stesso della città, che questa simbiosi fosse sublimata e impressa nel simbolo con il quale oggi ci rimettiamo tutti in gioco.
Io sono convinto che in qualsiasi prova di sport far percepire l'emozione sia molto, molto, molto importante: questo è il tifo, ovvero trascinare con forza, con cuore, con sentimento la corsa dei propri beniamini. Ecco quello che mi aspetto da voi, ecco la vostra parte in questa splendida avventura che ci vede fianco a fianco. Uniti da un grande patrimonio d’entusiasmo come il calcio. Trascinati dalla voglia matta di sentirsi Brindisini, ognuno con pari intensità e appartenenza. Dal primo riscaldamento fino all'ultimo secondo dell’ultima partita, i nostri colori ed i giocatori che li indossano devono far fronte unico con chi ama il calcio soprattutto perché ama la città.
Questa sarà la parte di campionato che vi apparterrà, quella di un sostegno che mi auguro di ritrovare ancora più caloroso nel campo più lontano. Prepariamo questo campionato con curiosità e fiducia, facciamolo tutti assieme, perché tutti coloro che in questi mesi hanno sofferto e finalmente gioito possano dire “io c'ero e con il mio tifo ho meritato questo sogno”.
Infine, un ringraziamento voglio rivolgerlo personalmente a tutti coloro che non hanno mancato di farmi sentire la loro fiducia e la loro forza, penso alla famiglia e agli amici che in questa mia scelta hanno avuto un peso decisivo. E grazie anche a tutti coloro che, lontani dalla loro Brindisi, mi hanno insegnato la devozione, quella più profonda e autentica, per la mia, per la nostra città.
Roberto Quarta
Guardo a voi sia con il cuore di presidente sia con la mente di dirigente sportivo, e ripercorrendo questi ultimi mesi, il primo giorno di campionato non può che essere l’apice di un percorso spesso in salita. Insieme traguardo e ancor prima punto di partenza.
Sappiamo che lo Sport, quello vero, ha fascino per ciò che accade sul campo e per le emozioni che il campo regala prima ancora del risultato. Ecco perché questo, lo sappiamo tutti, è un anno speciale: una stagione di scoperte, di emozioni, di sogni, di speranze, ma anche di duro lavoro. Ripartiamo con la consapevolezza che la serie D è una categoria che “non ci appartiene”, ma è anche il miglior risultato cui si potesse aspirare e che ha il significato di un riconoscimento alla Città, alla sua storia, alla sua gente. Lo hanno meritato tutti i protagonisti che hanno interpretato con perseveranza il passaggio dal vecchio al nuovo, lo ha meritato un gruppo di appassionati che ha raccolto senza indugio una non facile eredità. Il merito, si sa, spesso conduce a nuove sfide, a nuove destinazioni, e il nostro comincia oggi. Ma non abbiamo paura perché non ci sentiamo soli.
In questo progetto ci siete anzitutto voi, c'è il cuore pulsante della nostra città e del suo territorio, di tutti coloro che, anche solo per un attimo o per sempre, si sentono legati al destino dei nostri colori. Per questo abbiamo voluto che la società portasse il nome stesso della città, che questa simbiosi fosse sublimata e impressa nel simbolo con il quale oggi ci rimettiamo tutti in gioco.
Io sono convinto che in qualsiasi prova di sport far percepire l'emozione sia molto, molto, molto importante: questo è il tifo, ovvero trascinare con forza, con cuore, con sentimento la corsa dei propri beniamini. Ecco quello che mi aspetto da voi, ecco la vostra parte in questa splendida avventura che ci vede fianco a fianco. Uniti da un grande patrimonio d’entusiasmo come il calcio. Trascinati dalla voglia matta di sentirsi Brindisini, ognuno con pari intensità e appartenenza. Dal primo riscaldamento fino all'ultimo secondo dell’ultima partita, i nostri colori ed i giocatori che li indossano devono far fronte unico con chi ama il calcio soprattutto perché ama la città.
Questa sarà la parte di campionato che vi apparterrà, quella di un sostegno che mi auguro di ritrovare ancora più caloroso nel campo più lontano. Prepariamo questo campionato con curiosità e fiducia, facciamolo tutti assieme, perché tutti coloro che in questi mesi hanno sofferto e finalmente gioito possano dire “io c'ero e con il mio tifo ho meritato questo sogno”.
Infine, un ringraziamento voglio rivolgerlo personalmente a tutti coloro che non hanno mancato di farmi sentire la loro fiducia e la loro forza, penso alla famiglia e agli amici che in questa mia scelta hanno avuto un peso decisivo. E grazie anche a tutti coloro che, lontani dalla loro Brindisi, mi hanno insegnato la devozione, quella più profonda e autentica, per la mia, per la nostra città.
Roberto Quarta
Presidente SSD Calcio Città di Brindisi
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