E' Coppa Tim per Sarnese, Cosenza, Arezzo e Samb!(CON VIDEO TIFO DELLA SAMB!!!)
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
Il prossimo 5 agosto prenderà il via la TIM CUP 2012/2013.
Alla Coppa Italia, cui partecipano 78 società 20 di Serie A, 22 di
Serie B, 27 di Lega Pro, si aggiungeranno anche per questa stagione 9
club di Serie D del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale
Dilettanti. Chieri, Ponte S.P. Isola, Delta Porto Tolle, Este, Arezzo,
Sambenedettese, Città di Marino, Sarnese e Nuova Cosenza: sono queste le
società che hanno deciso di prendere parte alla competizione nazionale.
Un carnet di sfide davvero suggestive, a cominciare da Avellino-Sambenedettese (IN FOTO ED IN VIDEO LA SPLENDIDA TIFOSERIA ROSSOBLU)
in comune un passato in Serie B (14 presenze nel campionato cadetto per
gli irpini e 21 per i marchigiani) con l'ultimo confronto nella
categoria che risale al 18 giugno del 1989 (1-1 con gol di Ermini per la
Samb e pareggio dell'ex azzurro Bagni).
Incrocio da amarcord anche per Pisa-Arezzo
(7 volte in A e 31 volte in B i bianconeri, 16 partecipazioni in B per
gli amaranto) che si sono incrociati l'ultima volta in C1 nella stagione
2003/2004.
Questi gli altri abbinamenti in tabellone riguardanti squadre di Serie D:
Anche voi non ne potete più ed avete la consapevolezza che il calcio come lo abbiamo conosciuto non esiste più e che è solo un grande business che ha snaturato il gioco più bello del mondo? Bene: questo è già un ottimo punto di partenza. Restiamo in contatto e non cediamo alle logiche del mercato (che poi sono le stesse dettate dalle élite globaliste che ci hanno tenuto chiusi in casa per mesi e che il caffè potevi prenderlo solo al bancone e poi invece solo seduto però con la mascherina però se la Regione era in Zona Rossa neppure quello....).
Il "calcio moderno" può sembrare che abbia anche aspetti positivi. E' una illusione. Un albero cattivo non può produrre frutti buoni. Ed usando una stupida espressione, che va persino di moda, è "tutto il pacchetto" che non va bene. E quello delle "squadre B" è solo uno dei tanti aspetti negativi ovvero frutti cattivi dello stesso albero cattivo che può produrre solo frutti cattivi. Quei coraggiosi Dirigenti (presidenti, imprenditori appassionati di calcio) che vogliono continuare a fare un calcio sano sono da ammirare ma li guardiamo con inevitabile compatimento ovvero guardiamo i loro sforzi ma comprendiamo quanto siano inutili e vani. Perchè, come detto, il male è alla radice. Con questo "calcio moderno" non si scende a patti: o ci si estranea totalmente oppure si prova a mandare chiari e netti segnali di dissenso. Costi quel che costi. Può essere - ed anzi: è assai probabile- che Lega e FIGC si indispongano e si incattiviscano ulterior
Stamane abbiamo colto al volo un commento su un noto social network da parte di un tifoso di una squadra con un seguito importante di tifosi. Eccolo: Dovrebbe leggersi ma, per sicurezza, lo trascriviamo: " Siamo trattati come terroristi, ma allora la tessera del tifoso a cosa serve ? ". Ecco, questo tifoso ha toccato uno dei temi più interessanti del cosiddetto "calcio moderno". Ora gli han cambiato nome e l'hanno chiamata "fidelity card" (o qualcosa del genere) praticamente come ai supermercati. Il ché conferma da un lato il concetto che il calcio è "una azienda come le altre" e d'altro lato considera la persona del tifoso come un "consumatore". E per ora ci fermiamo qui. Vorremmo avere vostri commenti, un feedback, un riscontro insomma.
Commenti
Posta un commento